I probiotici a cosa servono? Ce lo chiediamo spesso, soprattutto quando ci viene chiesto di assumerne. Ma facciamo un passo indietro e vediamo come nasce il termine probiotico e quali sono le sue caratteristiche principali.
Il termine probiotico è stato utilizzato per la prima volta nel lontano 1965 da Lilly e Stillwell per descrivere “sostanze secrete da un organismo, in grado di stimolare la crescita di un altro”. Il termine significa “a favore della vita” e deriva dall’unione della preposizione latina pro (“a favore di”) e dell’aggettivo greco βιωτικός (biotico, concernente gli organismi viventi e i processi vitali).
Quali sono le caratteristiche di un probiotico?
Ecco le caratteristiche di un probiotico, o meglio, le caratteristiche che un batterio deve possedere per essere definito “microrganismo vivo” e quindi probiotico:
- deve essere naturalmente presente nel nostro intestino;
- deve resistere all’azione digestiva di succo gastrico, enzimi intestinali e sali biliari;
- deve essere in grado di aderire alle cellule intestinali e colonizzarle;
- deve avere un effetto benefico per la nostra salute, grazie all’antagonismo nei confronti degli agenti patogeni e alla produzione di sostanze microbiche.
Quali sono gli effetti benefici dei probiotici?
Tra gli effetti benefici dei probiotici troviamo:
- rimozione degli antigeni nocivi;
- alleviamento dell’intolleranza al lattosio;
- stimolo sullo sviluppo linfoide associato alla mucosa intestinale, con conseguente rinforzo delle difese immunitarie intestinali e generali.
Per cosa sono assunti i probiotici?
Dopo aver capito cosa sono i probiotici, le loro caratteristiche e gli effetti benefici, arriviamo al dunque: per cosa sono assunti i probiotici?
In genere, i probiotici vengono assunti per ripristinare la flora intestinale che spesso è in disequilibrio a causa di :
- diarrea associata ad antibiotici;
- enterite e diarrea da rotavirus;
- trattamenti farmacologici particolari;
- dieta squilibrata.
È consigliabile assumerne sempre in quantità adeguate per risolvere i problemi elencati e fare in modo che apportino i benefici citati.
Se vi state domandando se ci sono alimenti ricchi di probiotici, la risposta è sì!
Se continuate a leggere questo post, presto li scoprirete!
Piccole quantità di Probiotici sono presenti nei latticini, in modo particolare nei latti fermentati (yogurt e kefir) ma anche in alcuni alimenti vegetali come miso, tofu ecc.
In caso di situazioni particolari e più gravi, però, è necessario ricorrere all’integrazione attraverso un integratore, appunto.
Ecco 3 consigli per scegliere un probiotico:
- Deve essere specificato il tipo di batterio contenuto (esistono dei batteri specifici per alcune patologie piuttosto che altre)
- Deve essere specificata la quantità. Il Ministero della Salute italiano, infatti, specifica che i probiotici hanno attività benefica solo se assunti in adeguate quantità (come vi dicevamo).
- Deve essere garantita quindi una quantità minima sufficiente di microrganismi vivi. La quantità minima consigliata è di circa 1 miliardo.
Siamo giunti alla fine di questo nostro articolo di approfondimento sui probiotici e i loro benefici, ma non vogliamo lasciarvi senza prima darvi un ultimo suggerimento sui probiotici: non bisogna intendere i probiotici come una moda, né assumerli senza una reale esigenza, ma valutare con il medico quando e quali prendere per migliorare il proprio stato di salute.
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